Cari genitori,
Da ieri siamo anche noi in “zona rossa”. Come tutti sapete questo sta comportando una serie di limitazioni e restrizioni, per la salvaguardia del nostro ed altrui bene più alto: la salute.
Tra queste restrizioni, quella che riguarda molto da vicino i nostri bambini e ragazzi, è quello di non poter andare a scuola. Non siamo in vacanza, non siamo a casa perché malati, viviamo in un tempo sospeso dove anche la nostra libertà di spostamento è limitata. Non si può frequentare la palestra, non si possono fare quelle attività quotidiane che riempiono la nostra e la loro vita.
Ma i bambini cosa pensano di tutto ciò? Come lo vivono? Devo dire che nella mia pratica clinica quotidiana ho riscontrato un’emozione comune tra di loro, un’emozione forte, che non lascia dubbi: la tristezza.
Perdere i loro punti di riferimento quotidiani, le maestre, i compagni, gli educatori, è qualcosa che non riescono a metabolizzare. Per questo le varie scuole si sono da subito attivate per cercare di essere vicine, anche da lontano. Ci saranno nuovi modi di imparare, per il momento, ci saranno nuovi modi di poterci tenere nella mente ed è questo ciò che dobbiamo fare.
La tristezza è un sentimento legato alla perdita e tutti noi abbiamo perso qualcosa di importante, la nostra routine, la quotidianità. Ed è forse spiegare il perché ai più piccoli il difficile, quando anche noi grandi, a volte, facciamo fatica, perché la situazione ci spaventa, perché vogliamo razionalizzare, perché vogliamo sdrammatizzare e minimizzare.
Ma ora è tempo delle consapevolezze ed è tempo di parlare con i nostri figli, di spiegare nel giusto modo chi è perché ci ha tolto questa libertà: un virus… Un essere invisibile eppure così potente.
In questo momento in cui tutti siamo letteralmente bombardati di informazioni è bene selezionare, non ascoltare troppe cose e non farle diventare unico argomento di discussione. Dobbiamo gestire le nostre ansie perché un adulto spaventato è ovvio trasmetta paura. Abbiamo mezzi decisamente utili per aiutare i bambini a comprendere: il gioco, il disegno, la lettura.
Girano sul web alcuni contenuti interessanti per parlare nel modo giusto di questo virus ai bambini. Li sto selezionando e terrò aggiornata la lista dei link utili, affinché possiate attingere il materiale e usarlo con i bambini.
Chi poi ha la possibilità di stare di più con i piccoli, può prendere spunto per alcune
attività da fare insieme (allegherò, a tal proposito, alcuni link utili).
Ricordiamoci che questo è un tempo sospeso, da cui trarre profondi insegnamenti,
che non si discostano assolutamente da ciò che è “fare scuola”. Il senso etico, civile,
la scoperta o riscoperta di valori, l’importanza delle relazioni, sono tutte cose che si
vivono nella scuola e che, sebbene con altri mezzi e con il grande aiuto di voi genitori,
proseguirà anche in questo difficile momento.
Ricordo che sono a disposizione per qualsiasi necessità tramite WhatsApp e via Skype,
tutte le mattine dalle 9:00 alle 12:00.
Auguro a tutti di Vivere questo tempo con tutte le emozioni che si porta con sé, di
aprire il dialogo autentico con i più piccoli, ascoltandoli empaticamente, parlandogli
delle loro emozioni, accogliendole.

MATERIALI UTILI:
https://www.piudonna.it/giochi-da-fare-in-casa-con-i-bimbi-organizzati-per-eta-da-1-a-12-anni-li-terranno-impegnati-facendoli-divertire-e-imparare/

https://www.giocabosco.it/gnomo-gelsomino-spiega-il-coronavirus-ai-bambini

https://www.opl.it/notizia/25-02-2020-CORONAVIRUS-comunicare-in-presenza-dibambini

https://www.eticamente.net/65312/i-bambini-devono-ritornare-a-lavorare-con-lemani.html

https://www.tuttoscuola.com/coronello-il-virus-birbanetello-la-favola-dellamaestra-per-spiegare-il-coronavirus-ai-bambini/